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Aprire una attività: da dove iniziare e gli errori da evitare
Aprire una attività

Aprire un’attività: da dove iniziare e gli errori da evitare

La decisione di aprire un’attività rimane una decisione che per molti genera ansie e paure, per altri invece è fonte di speranza e di realizzazione di un sogno. In ogni caso rimane comunque un percorso che va disegnato e soprattutto affrontato con le giuste priorità.

Talvolta infatti la mancata conoscenza di cosa fare, o una eccessiva emotività, porta a procedere per tentativi, sentito dire, consigli spesso raccolti da chi non ha mai fatto impresa, ecc.

La conseguenza di tale confusione si concretizza in decisioni errate, errori grossolani, perdita di tempo e di soldi.

Aprire un’attività: gli errori da evitare e le priorità errate

Errore 1) Prima la partita iva

Aprire la Partita IVA è sicuramente un passaggio fondamentale da affrontare col proprio commercialista, tuttavia sempre più la scelta del giusto regime fiscale e dell’assetto societario (es. SRL, SNC, Ditta individuale, ecc) dipende dal tipo di progetto, dai numeri coinvolti, dal fatto che esistano o meno collaboratori, dal volume del fatturato e degli acquisti, dagli investimenti necessari, e dalla loro tipologia, ecc.

Quindi prima di correre ad aprire la partita IVA è necessario fare una serie di considerazioni legate tipicamente al proprio business. Fatta chiarezza sul piano di apertura dell’attività, il commercialista sarà in grado di aiutare il futuro imprenditore ad impostare fiscalmente il progetto.

Ciò che invece succede troppo spesso è che, di fronte ad una chiarezza di fondo sul progetto di business, i suoi sviluppi, tempi e risorse coinvolte, risultati attesi, le considerazioni fiscali, fatte col Commercialista, diventano preminenti sulle considerazioni di business.

Errori in questa fase si possono comunque rimediare, ma di sicuro sarà poi necessario spendere soldi aggiuntivi per correggere l’errata impostazione fiscale.

Errore 2) Subito i debiti

Per gli stessi motivi, anche se le conseguenze possono essere ancora più gravi, è pensare che la priorità sia “trovare i soldi”.

E’ una credenza abbastanza diffusa purtroppo.

Anche in questo caso tuttavia esistono molte riflessioni da fare prima di indebitarsi:

  • È proprio necessario? E’ proprio necessario in quella misura? Esistono scelte alternative che ci possono permettere di avviare il business senza investire oltre modo? Oggi grazie alla Sharing Economy o alla Lean Start Up è possibile pensare diversamente l’impostazione del progetto e magari, non azzerare ma ridurre sostanzialmente l’investimento necessario.
  • È possibile sostituire investimenti per competenze mancanti con l’allargamento del team? Capita molto spesso infatti che gli investimenti necessari sono semplicemente richiesti dal fatto che mancano delle competenze chiave nel team che si occuperà del nuovo progetto.
  • È possibile ripensare il progetto in fasi diverse di modo che la fase A permetta il finanziamento della fase B, e così via? In tal modo ci si confronta immediatamente col mercato, riducendo di molto il rischio del progetto.

Sono solo degli esempi, non sempre applicabili a tutti i progetti, ma per esperienza diretta sul campo mentre aiuto le persone ad avviare il loro progetto di impresa o nuova professione, molto spesso sono domande che non sono state vagliate con profondità, e il risultato è che la richiesta iniziale di risorse viene notevolmente ridotta, permettendo così di ridurre il rischio del progetto e permettendo davvero di trovare le risorse necessarie.

Errore 3) Partire dal Prodotto e non dal Cliente

Errore prevalentemente di Marketing. Spesso chi avvia un progetto come imprenditore o professionista, tende ad essere molto concentrato sul proprio prodotto o servizio. Io faccio… Noi facciamo… Io offro… Noi produciamo…

In realtà il vero protagonista del progetto, e chi ne decreterà davvero il successo è solo e soltanto uno: il Cliente.

E quando parlo di Cliente, non parlo di tutti, ma parlo di un cliente perfettamente profilato, di cui conosco tutto: le sue paure, le sue esigenze, i suoi desideri, i suoi problemi, ecc.

Troppo spesso invece l’aspirante imprenditore o professionista è molto preparato sul prodotto o servizio e pochissimo preparato sulla definizione del cliente target.

Errore 4) Cercare l’idea geniale o unica al mondo

Scherzo naturalmente ma moltissimi aspiranti imprenditori o professionisti rimangono per anni nella fase di ricerca continua dell’idea geniale.

L’idea di partenza è sicuramente un ingrediente importante nella fase di lancio di una nuova ttività, ma la genialità non è solo nell’idea, ma anche ad esempio, nel trovare quegli elementi di forza rispetto ai concorrenti, quando ad esempio, il prodotto o servizio esiste già sul mercato.

Il danno non è che esistano dei concorrenti, il danno vero è quando non ho pensato prima ai motivi per cui il potenziale cliente dovrebbe acquistare i miei prodotti o servizi rispetto a quelli dei concorrenti. O peggio quando l’unica risposta che ho trovato è il prezzo più basso.

Oltre all’idea sarà poi importante avere fatto riflessioni sulle motivazioni di base del futuro imprenditore o professionista e del suo team, approfondito il modello di business alla base del progetto, e come spiegato negli esempi sopra, aver definito le scelte di base della propria strategia di marketing.

Moltissime buone idee di business sono state frutto di dolorosi fallimenti proprio perché l’unica cosa buona era l’idea, ma mancava tutto il resto.

Errore 5) Prima i costi fissi

Legato a quanto detto sopra, soprattutto quando l’aspirante imprenditore o professionista tende a superare i 40/50 anni, esiste il tema delle scelte di fondo alla base del progetto. Soprattutto i cinquantenni, soprattutto se nella loro vita professionale sono passati da esperienze lavorative in grandi aziende, hanno schemi di investimento che avevano senso in quel mondo, ma che oggi sono ampiamente superati. Ad esempio hanno in mente investimenti e strategie di Marketing ampiamente superate da nuove strategie, con costi decisamente più abbordabili e risultati più misurabili, hanno in mente investimenti in costi fissi oggi facilmente evitabili.

Insomma oggi è possibile, e ampiamente consigliabile, impostare dei business cercando di ridurre al minimo gli investimenti senza rinunciare ai risultati come ad esempio, i contatti generati dal marketing, o l’utilizzo di determinati spazi o strutture.

Ad esempio, grazie ai moderni sistemi di web marketing è possibile generare contatti profilati senza grandi investimenti come la classica campagna pubblicitaria, oppure grazie all’outsourcing della logistica o di altri servizi (es. piattaforme di ecommerce o marketplace), è possibile evitare certi investimenti ed essere immediatamente sul mercato.

Insomma prima di pensare ai costi fissi, e quindi ai soldi necessari, è importante aver impostato il progetto con un approccio moderno al business.

Aprire un’attività: da dove iniziare e le giuste priorità

E quindi compresi gli errori da evitare e le priorità sbagliate, quali sono in termini di importanza le questioni da affrontare prima di tutto e con quali priorità?

Cerchiamo di fare chiarezza in modo semplice e schematico.

  1. Disegnare la propria Mission e Vision, partire cioè dalle motivazioni alla base del progetto (Mission) e da dove si vuole arrivare (Vision). Tali riflessioni sono alla base per comprendere ed essere consapevoli di quali sono le basi su cui si basa il progetto. Motivazioni deboli producono progetti deboli, confusione su dove si vuole andare, anche. Questi due aspetti sono molto più importanti dei soldi a disposizione.
  2. Scegliere il proprio Modello di Business. Avere una idea di business è un buon punto di partenza, ma poi occorre comprendere come fare business con quella idea, con quali clienti, con quali prodotti o servizi, con quale proposta unica rispetto ai concorrenti, con quali risorse (umane, di conoscenza, di tempo e finanziarie), con quale team e collaboratori, con quali fornitori, ecc.
  3. Definire la propria Strategia di Marketing. Chi è il Cliente Target? Perché dovrebbe comprare da noi? Come troveremo i potenziali clienti? Con che strumenti? Con che risorse? Con quali risultati attesi?
  4. Definire i numeri: Investimenti, Fatturato, Costi e Margini attesi, prevedere Entrate e Uscite, e prevedere la Liquidità necessaria e la tempistica del progetto. Qui si parla di Piano degli Investimenti, del Conto Economico, del Piano Finanziario, ecc.
  5. A questo punto, il Commercialista, alla luce di quanto definito sopra, sarà molto efficace nel definire l’impostazione societaria e fiscale.
  6. Magari, alla luce da quanto emerso, sarà chiaro anche se serve un passaggio da un legale per definire contratti, garanzie, tutele, ecc.
  7. La Banca o l’investitore avrà tutti gli elementi per decidere se il vostro progetto merita la giusta fiducia.
  8. E poi, l’Agenzia di comunicazione, sarà molto efficace nel trasformare la Strategia Aziendale e di Marketing in un efficace Piano di Comunicazione.

E cosi via.

Sembra un percorso complesso, in realtà va solo fatto un passo alla volta, con chiarezza, determinazione e senza saltare i passaggi.

Da dove iniziare? Per aiutarti a comprendere ulteriormente tale percorso, e definire al meglio il tuo progetto, abbiamo pensato ad un corso di formazione online molto concreto e accessibile pensato per chi ha il sogno o desiderio di mettersi in proprio ma non sa come fare. Trovi dettagli, date e costi sulla pagina dedicata al Corso di Formazione Business Dream to Business Success.

 

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