Home | Mettersi in proprio e Business Plan | Consigli generali | Mettersi in proprio: definire motivazioni e proposta di valore
Mettersi in proprio definire motivazioni e proposta di valore

Mettersi in proprio: definire motivazioni e proposta di valore

Avere un’idea imprenditoriale e mettersi in proprio è sicuramente fonte di motivazione per molti, ma non basta avere l’idea. Occorre prendere l’idea e darle una forma imprenditoriale, valutando quanti soldi ci vorrebbero per aprire l’attività, definendo esattamente che tipo di attività si vuole fare, cosa si intende vendere, a chi, in quale mercato proporsi, in quale nicchia investire e quali risultati ottenere.

Questo è il primo passaggio del nostro viaggio per avviare una nuova attività, una nuova professione o una nuova impresa: definire con precisione di cosa ci occuperemo e, soprattutto, chi saranno i nostri clienti.

Mettersi in proprio: le motivazioni alla base dell’idea imprenditoriale

Solitamente si sceglie di aprire un’attività in base a:

  • una nostra passione
  • un settore che conosciamo molto bene
  • un mercato che sappiamo essere ricco di opportunità
  • una combinazione di questi tre fattori

Passione

Il vantaggio più grande nel trasformare la nostra passione in una professione è la motivazione. Vivere facendo quello che ci appassiona significa passare tutto il giorno senza avere l’impressione di lavorare. La qualità della vita aumenta considerevolmente, non si è costretti a sfogarsi a causa di un lavoro insoddisfacente: ci si sente liberi, autonomi, pienamente soddisfatti.

Molte persone rinunciano a compensi più alti per inseguire un sogno: e tutti siamo disposti a sopportare più sacrifici se facciamo ogni giorno qualcosa che per noi ha significato.

La passione però può essere cieca, e portarci a non accorgerci di errori grossolani. Per qualcuno può essere difficile fare i conti se quello che facciamo è un’arte e non apprezzo, ma se vogliamo che diventi anche un lavoro dobbiamo affiancare alla passione la strategia.

Competenza

Alcuni lavorano per anni in azienda occupandosi di un determinato prodotto o servizio e poi decidono di aprire un’attività imprenditoriale poiché si sentono padroni del settore. Altri invece hanno un hobby e lo trasformano in un’attività redditizia.

Il vantaggio di questo tipo di strategia è che la conoscenza del prodotto o del servizio ci facilita nel comprendere cosa vogliono i clienti: siamo noi i primi che hanno provato il prodotto e ne conosciamo intimamente pregi e difetti. Inoltre, sappiamo come venderlo e possediamo la capacità di perfezionarlo.

Lo svantaggio è che potremmo fare eccessivo affidamento sulle conoscenze del prodotto: senza un modello di business funzionale, esperienze competenza tecnica potrebbero non essere sufficienti a costruire un’attività che funziona. Verifichiamo quindi le nostre competenze imprenditoriali e, se necessario colmiamo le lacune.

Opportunità

Il mercato continua a evolversi e genera opportunità sempre maggiori: oggi nuove aziende su Internet possono diventare società milionari, sono nate le acque, i libri passano dalla carta al digitale, e si parla sempre più di cibi biologici.

Potremmo quindi avere un’intuizione, oppure osservare la crescita di un settore promettente e scegliere di entrarci per godere di tutti i vantaggi di un’impresa che nasce in un mercato in crescita, non ancora saturo: un vantaggio da non sottovalutare.

Lo svantaggio è che potremmo possedere una conoscenza superficiale del prodotto e del mercato o farci ammaliare da opportunità che in realtà non esistono. Studiamo con cura il mercato e cerchiamo di essere oggettivi.

La combinazione di più fattori è un vantaggio consistente: se la nostra passione coincide con un mercato e un settore che conosciamo bene, sarà per noi molto più facile arrivare al lancio di un prodotto che i clienti saranno disposte comprare.

Mettersi in proprio: il mercato di riferimento

Dobbiamo avere idee assai chiare su quale sia il mercato in cui stiamo entrando, se in crescita oppure no, se accessibile o impone rigide barriere di entrata, quali aziende stanno vincendo e quali invece stanno soffrendo, come si comportano i clienti, quali prodotti esistono già, e molto altro ancora.

Occorre essere in grado di spiegare cosa vogliamo fare con la nostra azienda in 30 secondi, a chiunque ce lo chieda. Fino a quando la descrizione non è cristallina, continuiamo a esplorare: se gli altri non riescono a capire che vantaggio offriamo, come potranno un giorno pagare per avere quello che noi diamo? Sviluppiamo una visione chiara: in quale direzione vogliamo andare e come immaginiamo la nostra attività tra qualche anno? Avere chiaro dove vogliamo arrivare è un passo importante, anche se non sappiamo ancora come arrivarci.

Per farlo dobbiamo prima rispondere ad una domanda che i nostri potenziali clienti si faranno: perché comprare proprio questo prodotto? Perché comprarlo da noi?

Mettersi in proprio: la nostra proposta di Valore

Se vogliamo che il nostro prodotto o servizio venga acquistato, la nostra nuova impresa dovrà rientrare in una delle seguenti tipologie:

  • azienda o professionista con un nuovo prodotto o servizio in un mercato esistente, per esempio lo smartphone nel mercato delle telecomunicazioni
  • azienda o professionista con un nuovo prodotto o servizio in un nuovo mercato, per esempio i navigatori satellitare
  • azienda o professionista che porta un nuovo prodotto o servizio in un mercato esistente, ma a un prezzo più basso
  • azienda o professionista che porta un nuovo prodotto o servizio in un mercato esistente, individuandone una nicchia
  • azienda o professionista che porta un nuovo prodotto o servizio in un mercato esistente, individuando degli elementi di innovazione.

Qualsiasi tipo di attività vogliamo aprire, definiamo con molta chiarezza la sua Proposta di Valore, vale a dire il vantaggio rispetto ai concorrenti, una o più caratteristiche che ci rendono unici: in sostanza, la ragione per cui scelgono noi e non altri che offrono prodotti simili.

E soprattutto è importante identificare una Proposta di Valore assicurandoci sempre che il vantaggio che attribuiamo sia riconosciuto dal cliente stesso come di effettivo interesse. Non deve essere una nostra ipotesi, ma un vantaggio concreto riconosciuto dal Cliente stesso.

Mettersi in Proprio: le domande per identificare la Proposta di Valore

  • cosa differenzia la mia attività dalla concorrenza?
  • Come posso essere sicuro che questa differenza sia importante per i miei potenziali clienti?
  • Per quale caratteristica i miei potenziali clienti cambieranno fornitore e sceglieranno di pagare il prezzo che chiedo per avere il mio prodotto o servizio?
  • Che cosa rende il mio prodotto o servizio unico?
  • Questa unicità è importante per i miei potenziali clienti?
  • Quali sono i tre problemi principali dei miei clienti target?
  • La mia Waalwijk proposi liscio risolve egregiamente questi tre problemi?
  • Quali sono i tre desideri principali dei miei clienti target?
  • Il mio prodotto li soddisfa completamente?
  • Cosa mi manca per essere davvero richiesto?

Come avete capito, la differenziazione ed unicità non riguarda solo le caratteristiche tecniche del prodotto.

Puoi continuare a migliorare la tua idea di business e lavorare sulla tua proposta di valore in altri tre modi:

  1. leggere il mio ebook omaggio “Dall’idea imprenditoriale al Business Plan
  2. Partecipare al Carpe Dream, un Workshop gratuito per comprendere fino a che punto il tuo sogno, la tua idea professionale o imprenditoriale, è solo una via di fuga da situazioni professionali che non apprezzi più, un luogo dorato cui poter sempre fare riferimento per sfuggire alle frustrazioni o se hai una vera ambizione professionale o imprenditoriale. Insomma… se vuoi davvero metterti in proprio.
  3. Iscriverti direttamente al mio corso “Business Dream to Business Success” per definire subito e strutturare la tua idea professionale o imprenditoriale
Condividi su

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Show Buttons
Hide Buttons